Il Candidato Ideale

"Laureato 110 e lode con Dottorato di ricerca. Nominato da Forbes nella classifica dei top 100 talenti italiani under 30. Non sono nulla di tutto ciò. Al momento disoccupato. Scrivo per alleviare la mia frustrazione." Quella che leggi è la mia descrizione sul sito "Il Candidato Ideale" in versione elevator pitch (espressione che uso giusto per darmi un tono). Quando mi sono iscritto a LinkedIn ho notato subito qualcosa di strano: ogni giorno vedevo post di presunti CEO/Manager/Esperti di qualcosa. Insomma, io ero l'unico stronzo "disoccupato" che ambiva ad un lavoro normalissimo con meno rotture possibili. Non solo, tutte queste persone non facevano altro che ripetere quanto amassero il proprio lavoro, quanto fosse stata produttiva la loro giornata, e quanto fossero ambiziosi i loro obiettivi per il futuro, etc. Ma solo io ero lo "sfigato" che si accontentava di starsene tranquillo e farsi i cazzi suoi? :D Non ne potevo più. Vedevo ipocrisia ovunque. Ecco perché con il mio "Candidato Ideale" mi sono posto un obiettivo ambizioso: raccontare la verità sul mondo del lavoro, quella che nessuno avrà mai il coraggio di dirti. Perché se da un lato non si fa altro che osannare il ruolo della leadership e della gentilezza del manager... dall'altro, qual è la realtà? Che c'è una grossa fetta di giovani a cui NON frega assolutamente nulla di "fare carriera", ma è costretta a fare sempre buon viso a cattivo gioco (sennò pare brutto). Ecco il "Candidato Ideale" racconta l'amara verità che si cela dietro il mondo del lavoro: precariato, sfruttamento, illusioni, false promesse... ma anche speranze (senno che cazzo facciamo prima ad ammazzarci tutti e vaffanculo). Nel mio sito trovi contenuti completamente gratuiti che vanno dritto al punto. C'è tutto quello che ti serve per trovare lavoro. E sono più utili dei tanti corsetti online a pagamento. Quando ho iniziato ad avere un piccolo seguito su LinkedIn (al momento ho più di 10.000 followers) ho fatto una scelta coraggiosa. Ho rifiutato collaborazioni con personaggi "noti" che potevano amplificare la mia visibilità per rimanere SEMPRE "me stesso" e poter continuare a dire il CAZZO che mi pare. E' stata un scelta di COERENZA, perché ho deciso di stare dalla parte delle persone. Se vai su LinkedIn, dopo un po' di tempo, noterai che esistono vari gruppetti di "professionisti" che si leccano il culo a vicenda. Si riempiono la bocca di belle parole, ma poi se ne fregano altamente della gente comune. Perché ad aiutare un povero cristo che cerca lavoro non gli tornerebbe nulla indietro. Io invece, ho deciso di fare esattamente il contrario. Ho scelto di stare dalla parte dei "poveri stronzi" che hanno bisogno di aiuto. E di farlo in MODO CONCRETO. Un abbraccio! Dal Candidato Ideale P.S. Se ti piace quello che faccio e vuoi contribuire nel tuo piccolo ad aiutarmi, puoi offrirmi un caffè!

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