*ENGLISH BELOW* Chi siamo ll disegno di legge conosciuto come DDL Zan si è ormai arenato nelle stanze del Parlamento, preceduto da discorsi violenti e dalla quasi totale assenza nel dibattito delle persone che -in teoria- questa legge avrebbe dovuto tutelare. D'altro canto, l'affossamento non ha fermato altre discussioni altrettanto importanti che si stavano svolgendo in sede legislativa - come la proposta di legge D'Attis per la riforma della normativa per il contrasto di HIV/AIDS - o nel Paese: un esempio è la necessità di implementare legislazioni avanzate sull'identità e sull'autodeterminazione di genere, che superino la Legge 164/82, sempre più necessarie per le persone trans e intersex. Il 15 maggio a Roma oltre 100 realtà si erano riunite a Piazza del Popolo nella piazza nazionale in supporto al DDL Zan: quella rete si è attivata nuovamente con l'affossamento della legge e oggi ha deciso di rivedersi per provare a invertire la rotta. Per questo ci vedremo giorno 11 e 12 dicembre a Roma per "Stati Genderali LGBTQIA+ & Disability", un momento di rilancio che vede associazioni e movimenti da nord a sud confrontarsi sui prossimi passi. -Cosa sono gli Stati Genderali e come funzionerà la due giorni Negli ultimi anni sono mancati momenti di confronto nazionali in cui poter mettere al centro l'esperienza della nostra comunità e mettere insieme risorse, idee, proposte. Una due giorni di dibattiti e momenti di scambio per poter individuare -a partire dalle nostre istanze territoriali e comunitarie- le rivendicazioni e gli strumenti comuni con cui colmare la distanza enorme che sconta il nostro Paese rispetto ai temi delle disuguaglianze di genere, della violenza omolesbobiatransfobica, dei diritti negati. Un nuovo punto di partenza per implementare un cambiamento culturale e sociale di cui non possiamo fare a meno. Durante gli Stati Genderali non emergerà solamente il tema del contrasto alla violenza, ma anche altre questioni altrettanto prioritarie: l'educazione e la formazione;il riconoscimento della genitorialità; la giustizia riproduttiva, l'accesso al lavoro e alla salute in generale dal punto di vista LGBTQIA+ e delle persone con disabilità; i servizi e l'accoglienza per le persone LGBTQIA+ migranti; la rappresentazione della persone LGBTQIA+ nei media e nei prodotti culturali; la visibilità di tutte le identità della nostra comunità; i percorsi di fuoriuscita dalla violenza. A partire da un confronto su bisogni e desideri della comunità LGBTQIA+ nella sua complessità, stiamo costruendo una cornice di rivendicazioni comuni che sia in grado di connettere e potenziare le istanze sui temi sopracitati nella nostra inedita unione. Le due giornate alterneranno momenti di discussione plenaria e i seguenti nove tavoli tematici: - Educazione (scuole e università) e formazione; - Laboratorio per l'autodeterminazione di genere; - Genitorialità, famiglie e giustizia riproduttiva; - Disabilità e neurodivergenze; - Lavoro, welfare e reddito, migrazioni interne; - Migrazioni esterne e contesti internazionali; - HIV, IST e Aids; - Percorsi di fuoriuscita dalla violenza e servizi (cav, case rifugio, sportelli, leggi regionali); - Comunicazione interna ed esterna e rappresentazione delle nostre rivendicazioni sui media; Per sostenerci Un progetto così ambizioso ha bisogno di tutto l'aiuto possibile: vogliamo garantire il massimo dell'accessibilità in piena sicurezza, una questione politica per noi prioritaria. Accessibilità vuol dire spazi in cui le persone con disabilità e neurodivergenti possano partecipare alla discussione senza sottostare a compromessi. Accessibilità vuol dire poter garantire rimborsi a chi non può permettersi i costi di viaggio e alloggio, garantire pasti anche vegani rispettosi dell'ambiente e che vadano incontro alle tante allergie alimentari che ci sono state segnalate. In particolare, sono state individuate 4 aree di spesa fondamentali per la riuscita della due giorni: -Accessibilità degli spazi -Accessibilità della discussione -Accessibilità economica -Logistica a Roma Contatti Instagram: @statigenderali Facebook: https://www.facebook.com/Stati-Genderali-lgbtqia-Disability-110046754825450/ Evento Facebook: https://fb.me/e/1q5KEKhwa Mail: moltopiudizan@gmail.com ----------------------------------------- About Us After violent speeches and a close-to-total lack of debate from those who were theoretically supposed to be safeguarded by it, the DDL Zan draft law now lies forgotten inside the Parliament’s halls. Nevertheless, its obstruction hasn’t prevented other important matters from being argued, several of which - like D’Attis proposed law reform against HIV/AIDS - were already being discussed by the legislative body and all over the country: for instance, the need to implement more elaborate laws on gender identity and self-determination, which are becoming more and more essential for intersex and trans citizens, to outdo Law 164/82. On May 15th, over 100 organizations met in Rome’s Piazza del Popolo to support DDL Zan: a network that started operating again after this law got blocked, and that today has decided to meet and try to reverse its course. This is why we’re meeting on December 11th and 12th in Rome for “Gender Nations LGBTQIA+ & Disability'', a moment for associations and movements from North to South to revamp and decide where the next steps will lead. What are the Gender Nations and how is the two-day going to work In the past few years, our country hasn’t provided many opportunities for our community to highlight our experiences and put our resources, ideas and proposals together. A two-day of debates and discussion, based on territorial and communal examples, will help identify our claims and tools to fill the huge gap our country is suffering when it comes to gender inequality, gender and sexual orientation based violence, and denial of basic human rights: a new starting point to implement cultural and social changes we can no longer do without. The Gender Nations won’t only cover anti-violence approaches, but many other urgent matters: education; acknowledgement of parenthood; reproductive justice; access to healthcare and employment for LGBTQIA+ individuals and people with disabilities; services and hospitality for LGBTQIA+ migrants; community representation in media and cultural products; visibility for all our community’s identities; possible paths to escape violence. Starting from a debate on needs and demands of the LGBTQIA+ community as a whole, we’re building a framework of shared statements aiming to connect and empower the above-mentioned requests in an unprecedented union. The two days will include general discussion moments plus nine specific thematic areas: Education (schools and universities) and training; Gender self-determination workshop; Parenthood, families and reproductive justice; Disability and neurodivergence; Employment, welfare and income, internal migrations; External migrations and international contexts; HIV, STIs and AIDS; Paths and services to escape violence (refuges, safehouses, help desks, local laws) Internal and external communication and representation of our demands in the media. If you Want to support us Such an ambitious project requires all the help we can get: guaranteeing maximum accessibility and total safety is our top priority. Accessibility means providing spaces where disabled and neurodivergent people can be involved in the discussion with no compromises, refunds to those who cannot afford travel and allocation costs, and meals in accordance with intolerances and allergies, as well as vegetarian and vegan options to promote sustainability. Contacts Instagram: @statigenderali Facebook: https://www.facebook.com/Stati-Genderali-lgbtqia-Disability-110046754825450/ Facebook event: https://fb.me/e/1q5KEKhwa Mail: moltopiudizan@gmail.com
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